Cambiare, mettersi in gioco, costruire qualcosa che resti.
lunedì 10 marzo 2025

“Ho sempre avuto un approccio curioso verso ciò che mi circonda.
La mia strada inizia con ingegneria elettronica: studio, mi specializzo, ma capisco presto che la figura dell’ingegnere classico, tutta schemi e procedure, mi sta stretta.
Mi interessa la tecnologia, certo, ma mi interessa ancora di più il modo in cui le persone la usano, il cambiamento che porta.
L’università mi ha dato una base solida, ma sapevo di non voler restare confinato in un ruolo puramente tecnico. Viaggiare, studiare all’estero, perfezionare le lingue: volevo allargare i miei orizzonti e confrontarmi con realtà diverse.
Il mio percorso professionale è stato guidato dalla volontà di acquisire una visione ampia e strategica. Ho lavorato in aziende strutturate, ricoprendo ruoli sempre più complessi e attraversando mercati e geografie diverse. Ogni esperienza è stata un tassello fondamentale: dal supporto tecnico all’innovazione, dalla gestione di ecosistemi al posizionamento di soluzioni tecnologiche avanzate. Ho guidato team internazionali, presieduto CdA, sviluppato strategie di mercato e contribuito alla crescita di business digitali.
Le grandi aziende mi hanno insegnato molto, ma ne ho visto anche i limiti. A un certo punto ho deciso: basta.
Ho lasciato un impiego sicuro per costruire qualcosa di mio, mettendo a frutto capacità manageriali e organizzative maturate negli anni.
Non è stata una scelta impulsiva, ma inevitabile.
Con alcuni colleghi abbiamo creato una realtà che si occupa di trasformazione digitale. Non solo per le grandi aziende, ma anche per le piccole e medie imprese.
Il nostro obiettivo è chiaro: portare valore con etica e competenza.
Nel nostro team ci sono professionisti con venticinque anni di esperienza e ragazzi giovani, pieni di idee. Non crediamo nei modelli rigidi: costruiamo, testiamo, miglioriamo.
Ci piace fare le cose per bene, non per dimostrare qualcosa, ma perché è il nostro modo di lavorare. Non accettiamo l’idea che si possa fare tanto per fare. E se un progetto non ci convince, diciamo no.
Ciò che mi spinge ogni giorno è la voglia di lasciare un segno: dimostrare che si può lavorare diversamente, senza compromessi su qualità ed etica.
Se mi chiedi se sono soddisfatto, la risposta è sì. Le sfide ci sono, il rischio è alto, ma c’è anche la soddisfazione di vedere che quello che faccio ha un impatto.
E questo, per me, fa la differenza.”
Francesco Maselli è Partner Bridge IDT, www.bridgeidt.com
Francesco ha partecipato all’evento “Metti il turbo alla tua impresa con l’IA generativa”, tenutosi a Milano il 22 gennaio 2025.