Andare avanti, un passo dopo l’altro, e farlo insieme

mercoledì 19 febbraio 2025

“Mi piace costruire, esplorare, sparigliare le carte: questo è il motivo profondo per cui faccio quello che faccio.
Mi dà energia l’idea di affrontare sfide che alzano l’asticella, di muovermi sempre un passo oltre la mia zona di comfort.

Non è mai stata una scelta imposta. Ho sempre deciso in piena libertà, senza condizionamenti. Certo, ogni decisione porta con sé un percorso, una serie di conseguenze. Ma per me conta una cosa: la curiosità.

All’università ho studiato economia, ma già allora sapevo che non mi sarei fermato a quello. Volevo di più. Così ho continuato con un master impegnativo, MBA alla Luiss: un anno e mezzo di formazione intensiva, dieci mesi in aula con ritmi serrati, poi esami, prove sotto pressione.

Dopo il master, il primo grande passo: sono entrato in una multinazionale. Un ambiente competitivo, pieno di stimoli, dove ho imparato a capire come funziona il mercato. Sono passato per diverse aziende, ho lavorato in team, ho seguito progetti di innovazione.

A un certo punto arriva l’occasione: Google. Mi trasferisco a Milano con la mia famiglia, con un figlio piccolo e un altro in arrivo. Un salto enorme, un ambiente internazionale, dinamico, che mi ha dato la possibilità di crescere ancora di più.

Dopo tre anni, però, capisco che è il momento di fare qualcosa di mio. Insieme ad alcuni soci, fondo la mia prima azienda. Partiamo senza certezze, ma con una visione chiara: i dati sarebbero stati il futuro. Oggi sembra ovvio, ma nel 2010 non lo era affatto.

Abbiamo scommesso sulla data revolution quando ancora nessuno ne parlava. Abbiamo costruito strumenti, analizzato scenari, sperimentato. L’intelligenza artificiale era ancora lontana, il cloud agli albori, ma il cambiamento era già in atto. E noi eravamo lì, nel mezzo della rivoluzione.

Non mi spaventa l’incertezza. Mi affascina. Il cambiamento è sempre un’opportunità, anche quando sembra difficile. Certo, ogni rivoluzione porta con sé paura: è stato così con l’industrializzazione, con l’arrivo delle prime macchine. Ma fermarsi non è un’opzione.

Oggi la mia azienda è cresciuta. Siamo un team di cento persone. Molti ruoli che oggi esistono – esperti di AI, analisti di dati avanzati – fino a qualche anno fa non erano nemmeno immaginabili.
Eppure, eccoci qui.

Ho sempre creduto che le persone giuste facciano la differenza. Non sono uno che lavora da solo. Mi piace creare connessioni, costruire progetti insieme agli altri. Credo nelle reti, nei gruppi affiatati, nelle idee che prendono forma attraverso la collaborazione.

Non sono mai stato un esploratore solitario: fare un passo avanti mi interessa solo se al mio passo si uniscono quelli di altri. Altrimenti, che gusto c’è?”

Mauro Arte è Co-Founder & General Manager di Datrix, www.datrixgroup.com
Mauro ha partecipato all’evento “Metti il turbo alla tua impresa con l’IA generativa”, tenutosi a Milano il 22 gennaio 2025.