𝟱 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗮 𝗙𝗹𝗮𝘃𝗶𝗼 𝗧𝗼𝗻𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗰𝗵𝗮𝗶𝗿𝗺𝗮𝗻 𝗱𝗶 𝗗𝗲𝗲𝗽 𝗥𝗲𝗮𝗹𝗶𝘁𝘆

1. 𝗙𝗹𝗮𝘃𝗶𝗼, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗮 𝗮 𝗗𝗲𝗲𝗽 𝗥𝗲𝗮𝗹𝗶𝘁𝘆 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮, 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲𝗺𝗶𝗰𝗮?

Sono partito dalla passione per la fisica teorica per poi avvicinarmi agli aspetti più pratici della fisica sperimentale durante il PhD. Ma sentivo sempre di più il bisogno di affrontare sfide più vicine al mondo reale. Dopo alcuni anni in Accenture ho capito che la mia strada era quella di diventare imprenditore. 𝗘𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗶ò 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘃𝗼. Deep fa parte di un gruppo di aziende, (gruppo Tonetto & Londei) che ho fondato assieme al socio Massimiliano Londei. Deep Reality rappresenta la prima società del gruppo dedicata allo sviluppo prodotto: INSIDEEP appunto, il software web che stiamo lanciando per la formazione immersiva.

Ma c’è anche un altro elemento, forse il più distintivo, che si lega alla mia formazione: la componente di ricerca e sviluppo. 𝗗𝗼𝗽𝗼 𝟮𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝘂𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲. Deep Reality, anche perché startup innovativa, investe molte risorse su tematiche di ricerca che vanno dalle tecniche immersive all’intelligenza artificiale.

2. 𝗟𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲. 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝘀𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗮 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗹𝗶?

Con l’esperienza, soprattutto di Sinergia EPC che opera nella consulenza sulla trasformazione digitale, 𝗵𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗰𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝟰 𝘁𝗶𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲: 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶, che non hanno idea del valore della digitalizzazione e sono fortunatamente sempre di meno. 𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗻𝗲 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 (ho sempre fatto così, perché cambiare?), magari pensando che non hanno tempo o costa troppo. 𝗤𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗻𝗼, pensando che digitalizzare sia come sostituire una lampadina e abbandonano senza nemmeno investire sulle competenze. 𝗣𝗼𝗶 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝘃𝗲𝗿𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶.

Per tutti, comunque, la chiave è quella di 𝗳𝗮𝗿 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 (ricordiamoci che digitalizzare vuol dire intervenire sul processo): solo così si può far percepire il vero valore dell’investimento che l’azienda deve affrontare.

3. 𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘁𝗲, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗼 𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗰𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲 𝗣𝗠𝗜 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶?

Per le aziende manifatturiere sarà cruciale adottare le tecnologie abilitanti 4.0. Quelli che hanno avuto l’opportunità, anche grazie ai benefici fiscali, di acquistare macchine interconnesse devono affrontare questa sfida, anche di competenze, per non perdere competitività nel mondo globale. 𝗟𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲, 𝗿𝗼𝗯𝗼𝘁𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲 𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 “𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶”: 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲. Questa è la visione di Deep Realty per le aziende manifatturiere.

L’intelligenza artificiale sarà, come leggiamo da parecchio sui giornali, l’innovazione più disruptive. Rivoluzionerà tutti i settori dando ulteriori strumenti di supporto all’essere umano.

4. 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗲𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗮𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗲 𝗮𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗮 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶? 𝗤𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗯𝗲𝗻 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼?

𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗲̀ 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝗿𝗲. Da parecchio abbiamo osservato l’accelerazione tecnologica e continuiamo a stupircene: basta considerare tutti gli strumenti di AI nati dopo novembre 2022 con l’uscita di ChatGPT. 𝗜 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 (𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼!) 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗹𝘁𝗶𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝘂𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲, 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲, 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶𝗿𝗲, 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝗿𝗲. In questo esatto ordine, per non rischiare di banalizzare e di fermarsi alla superficialità. 𝗦𝗲𝗿𝘃𝗲 𝘂𝗺𝗶𝗹𝘁à 𝗲 𝗱𝘂𝗿𝗼 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼.

𝗥𝗶𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲, 𝗻𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗵𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗲 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶: 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗲̀ 𝘃𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘃𝗲𝗹𝗼𝗰𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗶 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮 𝘀𝗲 𝘀𝗶 𝗲̀ 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗼 𝗺𝗲𝘁𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼.

5. 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼, 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘁𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗮𝗱 “𝗮𝗹𝗹𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗮𝗿𝗽𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗺𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗮”? 𝗖’è 𝘂𝗻 𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲?

𝗖𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗲𝗰𝗼𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘃𝘃𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶. Credo molto nella collaborazione Università-Impresa come elemento di continuità per stimolare e aiutare giovani che vogliano mettersi alla prova nella ricerca e innovazione come pure nella creazione di impresa.

 

𝘍𝘭𝘢𝘷𝘪𝘰 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘳𝘢̀ 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘭 7 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘢𝘥 𝘈𝘯𝘤𝘰𝘯𝘢 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 “𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗯𝘂𝘀𝗶𝗻𝗲𝘀𝘀 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗜𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗔𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮”, 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘣𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘳𝘢𝘮𝘮𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 “𝘑𝘰𝘣 𝘋𝘪𝘨𝘪𝘵𝘢𝘭 𝘓𝘢𝘣. 𝘓𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘰”

𝘗𝘦𝘳 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘵𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘪𝘴𝘤𝘳𝘪𝘷𝘪𝘵𝘪 𝘰𝘳𝘢 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘯𝘬 https://bit.ly/3Q1UQU7