Il digitale per un’umanità aumentata

lunedì 29 aprile 2024

“Se mi guardo indietro, 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗿𝗲𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗿𝗶𝘁𝘁𝗮 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝘂𝗻 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼, ma più una concatenazione di eventi.

La mia carriera si è svolta in 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗶 𝘁𝗿𝗶𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗶: ogni volta che iniziavo a padroneggiare un mestiere, nasceva il bisogno di imparare qualcosa di nuovo.

Ho iniziato con un istituto tecnico, con l’idea di seguire le orme di mio padre, senza pormi troppi interrogativi. A 19 anni vado a vivere da sola e capisco che la mia strada può prendere un’altra direzione.

Il primo evento da cui ne sono scaturiti altri è stata la scoperta che per studiare ad architettura c’era il numero chiuso e il tempo per l’iscrizione era già scaduto. Ho considerato agraria, per poi scegliere scienze dell’educazione. Sono stata affascinata dai processi formativi, che ancora oggi costituiscono il motore della mia passione, pur non avendo mai completato la laurea, dal momento che dovevo lavorare per mantenermi. Così, la mia formazione è stata forgiata sul campo, nel settore sociale.

𝗡𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗵𝗼 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝘃𝗲𝗻𝘁’𝗮𝗻𝗻𝗶, iniziando come educatrice di strada. Nel tempo sono cresciuta fino a diventare presidente e amministratore di una cooperativa, con un ruolo focalizzato sulla gestione delle persone e dell’azienda, oltre a essere stata progettista sociale.

A un certo punto, in uno dei miei cicli triennali, 𝗵𝗼 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗮𝗹𝘁𝗼, 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗺𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, 𝗼𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗲 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮, 𝗺𝗮 𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝗺𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮𝗹𝗲.

Nel 2014 ho aperto la partita iva, facendo affidamento su quello che sapevo fare meglio: 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲, 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲. Da qui è nata la mia professione di consulente aziendale.

La mia evoluzione professionale è stata un continuo aggiungere un “sì” dopo l’altro a nuove opportunità. 𝗡𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝘀𝗽𝗮𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗲 𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼: 𝗹𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗼.

Amo il mio lavoro principalmente perché permette di essere di aiuto: 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗲 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶, 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗲 𝗮 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮 𝗳𝘂𝗼𝗰𝗼 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗲́ 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲. E non è solo per loro: ogni incontro mi fa crescere personalmente.

Il digitale è stato rivoluzionario, consentendomi di estendere il mio raggio d’azione. Una sessione online è altrettanto potente quanto un incontro faccia a faccia, anche se talvolta è essenziale vedersi di persona. Il digitale ha aperto una finestra sul mondo, consentendomi di “viaggiare” grazie alla tecnologia, pur mantenendo al centro l’umanità che contraddistingue ogni relazione autentica.

𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗺𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗮𝗿𝗽𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗺𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗮?

Per dare forza alle competenze al femminile, rendendo accessibile ciò che faccio.

𝗖𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼: 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗮𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗶 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮.”

𝘙𝘰𝘣𝘦𝘳𝘵𝘢 è 𝘣𝘶𝘴𝘪𝘯𝘦𝘴𝘴 𝘤𝘰𝘢𝘤𝘩 e 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘸𝘦𝘣𝘪𝘯𝘢𝘳: “𝗣𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹 𝗕𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶𝗻𝗴: 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲”.