Grazie al digitale, i trasporti sono a portata di click.

lunedì 13 maggio 2024

“Io e mio fratello siamo imprenditori di seconda generazione.

Abbiamo studiato entrambi fuori la Calabria, la nostra regione, e pensavamo che anche la nostra carriera professionale si sarebbe sviluppata lontano da casa.

Invece, come spesso accade, i piani sono fatti per essere cambiati.

Mio padre aveva costituito un’impresa che si occupava di carpenteria metallica, della realizzazione di capannoni industriali e box prefabbricati. Così Daniele e io abbiamo deciso di entrare nell’azienda di famiglia.

Ci occupavamo dei rapporti con i fornitori.

Il fatto che la nostra sede fosse nella piana di Gioia Tauro, ben fuori dal triangolo industriale, faceva sì che ci trovassimo, dopo aver acquistato pallet di merce in Lombardia, ma anche in Puglia, a dover fare un lavoro extra al telefono, per cercare trasportatori disponibili a effettuare il carico fino al nostro stabilimento. E in genere avevamo due scelte: o attendere settimane perché i trasportatori riempissero il proprio mezzo e si mettessero in viaggio, oppure pagare un carico intero per avere la merce in tempo.

Non era un problema solo nostro. È proprio l’organizzazione dei trasporti che si basa sull’uso delle telefonate: un sistema inefficiente e oneroso, in termini di tempo e costi, sia per le piccole e medie imprese che per i trasportatori.

E così abbiamo pensato: su internet possiamo acquistare un viaggio aereo, un passaggio in auto, un’assicurazione auto, una vacanza… perché non un trasporto merci?

Nasce così l’idea di Macingo, che vuol dire match & go, abbina e vai. Ci ha aiutato un nostro amico di infanzia, nonché esperto informatico, Antonio Bonfiglio a realizzare il portale e il collega Fabio Baleani. Il sito facilita il match tra domanda e offerta di trasporto merci attraverso l’utilizzo di un algoritmo di ottimizzazione del carico e permette l’acquisto diretto del trasporto sulla piattaforma come ognuno degli altri acquisti che sono diventati normali sul web.

Iniziamo a lavorare all’algoritmo a marzo 2015; la prima versione di Macingo viene lanciata un anno e mezzo dopo. Oggi siamo diventati leader in Italia in questo settore.

A volte lo stress è tanto, anzi, troppo, però poi la consapevolezza di riuscire a dare lavoro a tante persone ti fa stare bene.

Ormai non saprei dire quanta merce abbiamo movimentato: trasportiamo di tutto, come le arpe che sono state suonate in un concerto in Vaticano di fronte a Papa Francesco.

La mia quotidianità è fatta di digitale, ma quando ho bisogno di staccare, spengo il telefono e metto in moto il corpo, facendo sport o giocando con i miei figli.

O sennò vado al mare, mi siedo con un giornale di carta tra le mani, leggo e lascio che il rumore del mare sovrasti quello delle notifiche.”

 

Samuele Furfaro è Chief Financial Officer di Macingo.

Samuele ha raccontato la sua storia il 16 maggio a Reggio Calabria durante l’evento: “Digital marketing: dalla strategia all’operatività con l’aiuto dell’AI”.